Escursione a procida

Un’escursione via mare è l’ideale per scoprire la piccola isola di Procida che a bellezza non ha nulla da invidiare alle due isole più grandi del Golfo di Napoli, Ischia e Capri. Anch’essa di origine vulcanica, il giro dell’isola regala scorci mozzafiato sulla costa fatta di case colorate, di calette e insenature di sabbia chiara. Bagnate da un mare cristallino, un piccolo paradiso a pochi passi da Ischia.

Durante il tragitto non solo potrete vedere la sagoma dell’isola d’Ischia che si allontana ma anche l’isolotto di Vivara. Una vera e propria riserva naturale che ospita diverse specie di uccelli e serpenti. Visitabile grazie ad un ponte che la collega a Procida.

La prima tappa del tour è la Chiaiolella: la rara bellezza del porto turistico. Il ricordo dell’antico borgo dei pescatori e la presenza di locali e alberghi alla moda la rende uno dei posti più belli dell’isola. Proseguendo lungo la costa, con la piccola spiaggia e il lungomare, si possono notare molte ville sul mare. Ma sicuramente, una delle cose più suggestive è guardare l’isola d’Ischia all’orizzonte che al tramonto, voltandosi a ovest, regala tramonti mozzafiato.

Continuando la circumnavigazione si arriva a Corricella, il tratto di costa più caratteristico e particolare. Con le sue casette variopinte di color pastello, i pescherecci, i profili delle case che ricordano delle navi, riportano alla mente l’antico villaggio di pescatori che era un tempo e di cui mantiene ancora il fascino intramontabile.

Ma c’è molto altro. Non si può infatti non parlare dell’antico borgo medievale, conosciuto come Terra Murata. A strapiombo sul mare, nato a scopo difensivo per poi diventare centro abitato. A dominare la scena è sicuramente l’ex carcere politico, il Castello D’Avalos, e la Cattedrale di San Michele Arcangelo.

Una volta superata questa zona, il giro è finito e si torna al porto.

Per rilassarsi e rigenerarsi alla fine, non c’è nulla di meglio di gustarsi un piatto di spaghetti al riccio, sentire il profumo dei limoni e leccarsi i baffi. Per poi assagiare le famose “lingue di bue”, un dolce tipico procidano fatto di pasta sfoglia e limoni.